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Buffett va in pensione: 5 lezioni dell’Oracolo

Data pubblicazione: 20 maggio 2025

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Wealthype.ai per Fineco Bank
Rappresentazione visiva dell'articolo: Buffett va in pensione: 5 lezioni dell’Oracolo
  1. Warren Buffett ha comunicato agli azionisti e a tutto il mondo che andrà in pensione a fine anno.
  2. Le sue intuizioni hanno battuto i mercati e gli hanno fatto conseguire risultati strabilianti.
  3. Ripercorriamo sei decenni di performance e cinque preziose lezioni su mercati e investimenti.


BERKSHIRE HATHAWAY VS. S&P 500: PERFORMANCE DA INIZIO ANNO

Dati giornalieri dal 2 gennaio all’8 maggio 2025

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Fonte: Elaborazione Wealthype su dati Investing.com


Tim Cook (Apple) ha detto di lui: “è un’ispirazione”. Per Jamie Dimon (JPMorgan), rappresenta “tutto ciò che di buono c’è nel capitalismo americano”. Di chi stanno parlando? Ma è ovvio: di Warren Buffett. Agli inizi di maggio, il grande saggio della finanza a stelle e strisce ha comunicato agli azionisti della holding Berkshire Hathaway – ha comunicato “urbi et orbi”, potremmo dire di questi tempi – che lascerà il ruolo di chief executive officer alla fine di quest’anno, passando il testimone all’imprenditore Greg Abel.


La Berkshire Hathaway è una holding statunitense con sede a Omaha, in Nebraska. In origine era un’azienda tessile. Poi, sotto la gestione di Buffett e del suo socio, Charles Munger, è diventata appunto una holding, cioè una società di partecipazioni azionarie: ha quote in aziende elettriche, automobilistiche, immobiliari, chimiche, assicurative, acquistate nell’arco di sei decenni seguendo il faro del cosiddetto “Value Investing” e della visione “Quality” di Munger. Ma ci arriviamo.


Questa ex azienda tessile, oggi società di maggior valore al mondo al di fuori dei settori tech e oil, dall’inizio dell’anno all’8 maggio ha registrato una performance di oltre il 13%, a fronte del -3,5% dell’S&P 500. Il titolo non ha reagito benissimo alla notizia, anche se era nell’aria. Una reazione molto più che emotiva: con il ritiro del 94enne “oracolo di Omaha”, la Berkshire Hathaway perde una figura che negli anni ha avuto molto da dire e, soprattutto, molto da insegnare. Per gli investitori, tuttavia, il mito non tramonta. Soprattutto, non tramonteranno i suoi aforismi e insegnamenti.

Warren Buffett va in pensione dopo sei decenni sui mercati


Indubbiamente si chiude un’era per l’uomo che molti considerano il più grande investitore di sempre. Dal 1965 al 2024, l’“oracolo di Omaha” – che, a dispetto del soprannome, diffida delle previsioni – ha ottenuto sulle azioni della Berkshire Hathaway un rendimento stratosferico, difficile persino da leggere, pari addirittura a +5.500.000%. Per capirci: questo il confronto con i risultati di alcuni dei fondi comuni di investimento più performanti e longevi. Per quanto notevoli, nessuno si avvicina all’“oracolo”.


BUFFETT PRIMO DELLA CLASSE DA DECENNI

Performance a confronto con alcuni tra i fondi più importanti

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Fonti: Morningstar, Berkshire, Bloomberg, dati 1965-2024


E che dire dell’S&P 500? Con la sua Berkshire Hathaway, Buffett ha battuto il mercato in modo così vistoso che il principale indice della Borsa statunitense – il quale, come diciamo sempre, ha saputo difendersi molto bene negli anni, confermando la sua capacità di recupero e crescita – ne esce adombrato.


LA BERKSHIRE HATHAWAY HA SOVRAPERFORMATO L’S&P 500 PER DECENNI

Dati mensili dall’1 gennaio 1990

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Fonte: Elaborazione Wealthype su dati Investing.com


Il maestro dell’investimento Value (senza trascurare la Qualità)


Qual è il segreto di Buffett? Cominciamo col dire che non è affatto un segreto: Buffett ha imparato quello che sa da Benjamin Graham, il padre del cosiddetto “Value Investing”, paradigma di investimento basato sull’acquisto di titoli che il mercato sottovaluta. Di Graham, Buffett è stato studente alla Columbia Business School agli inizi degli anni Cinquanta. Poi ha lavorato per lui. Nei decenni successivi, l’esperienza gli ha permesso di ampliare la portata del suo sapere: decisiva è stata la figura di Charlie Munger, socio di Buffett di lunga data, scomparso nel novembre del 2023 (1). Munger ha convinto Buffett a considerare anche la qualità delle aziende, e non solo il loro valore. Per dirla con le parole di Buffett: aziende meravigliose al giusto prezzo, e non solo aziende giuste a prezzi meravigliosi (2). Una strategia poi largamente imitata.


INVESTIMENTI VALUE E QUALITY: QUAL È LA DIFFERENZA?

Una definizione dei due principi

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Fonte: Elaborazione Wealthype


Ma, si sa, esperienza e competenza sono niente senza saggezza. È proprio la saggezza che ti consente di accettare un dato di fatto ineluttabile: le periodiche battute d’arresto dei mercati. Per essere un bravo investitore, ama dire Buffett, non serve chissà quale quoziente intellettivo: ci vuole il giusto temperamento.


Le cinque più importanti lezioni che puoi imparare da Buffett


Sì, cinque. Sono essenzialmente queste le lezioni che puoi ricavare dalle frasi più leggendarie di Buffett, tratte principalmente dalle sue lettere annuali agli azionisti della Berkshire Hathaway.


  1. Non farti condizionare dalle previsioni. “Le previsioni possono dire molto sul previsore, ma non dicono nulla sul futuro” (3), ha scritto Buffett in una lettera agli azionisti del 1980, a proposito delle previsioni a breve termine sul prezzo delle azioni e delle obbligazioni. Possiamo ricavare da ciò la prima lezione: e cioè che, una volta individuato il portafoglio di investimento più adatto, le previsioni a breve termine spostano poco o niente, perché quello che conta è l’obiettivo a lungo termine.
  2. Mantieni una visione di lungo periodo. In un’assemblea degli azionisti, Buffett ha detto: “non dovreste comprare azioni se non prevedete di tenerle per un periodo molto lungo”. Un po’ come se compraste una fattoria, ha aggiunto. Oltre ad avere molto senso per l’investimento azionario, questa strategia consente di accettare e di gestire meglio le fasi “no” dei mercati.
  3. Lascia al portafoglio il tempo di lavorare. Buffett è sempre stato un “cassettista”, praticando una strategia “buy&hold” (compra e tieni, appunto) a lungo termine basata sull’analisi fondamentale. Per l’investitore, questo esempio si può tradurre in un “imposta il tuo portafoglio di investimento e poi dagli il tempo di lavorare per te”.
  4. Resta lucido quando gli altri sono timorosi. Nella lettera agli azionisti del 1986 (4), leggiamo un’altra massima destinata a diventare leggendaria. “I focolai occasionali di queste due malattie super-contagiose, la paura e l’avidità, si verificheranno sempre nella comunità degli investitori. La tempistica è imprevedibile. E le aberrazioni di mercato da esse prodotte lo sono altrettanto, in termini di durata e di grado. Per questo, noi non cerchiamo mai di anticipare l’arrivo o la fine di una delle due malattie. Il nostro obiettivo è più modesto: cerchiamo semplicemente di essere timorosi quando gli altri sono avidi e di essere avidi solo quando gli altri sono timorosi”. Come seguire questo esempio? Semplicemente, restando lucidi sia quando gli altri sono avidi sia quando sono timorosi. Come diciamo sempre, è ben più profittevole investire e restare investiti (5).
  5. E, ovviamente, diversifica. In una lettera ben più recente, inviata agli azionisti dopo la scomparsa di Munger (6), Buffett ha scritto: “Un’attività meravigliosa può compensare le molte decisioni mediocri che sono inevitabili”.


Buon senso, visione di lungo termine, pazienza, disciplina, diversificazione: non siamo Buffett, certo, ma possiamo far nostre – se non lo abbiamo già fatto – queste cinque preziose lezioni.


(1) https://www.berkshirehathaway.com/letters/2023ltr.pdf

(2) https://www.berkshirehathaway.com/letters/2023ltr.pdf

(3) https://www.berkshirehathaway.com/letters/1980.html

(4) https://www.berkshirehathaway.com/letters/1986.html

(5) https://it.finecobank.com/fineconomy/article/correzioni-e-mercati-orso-cosa-fare/

(6) https://www.berkshirehathaway.com/letters/2023ltr.pdf

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